Startup e coworking: spazi per nuove idee

Startup e coworking spazi per nuove idee

Molto spesso in ambito digitale capita che due parole vengano collegate nonostante non siano strettamente correlate tra loro. Ma se si parla di startup e coworking la connessione è implicita in quanto per poter affrontare l’avviamento della prima, la seconda può essere la soluzione adatta.

Ma facciamo un passo indietro. Di cosa parliamo esattamente quando usiamo il termine coworking? La stessa etimologia lo suggerisce. Sicuramente 5 anni fa non avremmo mai immaginato si potesse usare un termine simile. A oggi nel mondo ne esistono più di 3000.
Viviamo in un’era in cui le competenze maggiormente richieste fanno parte di quel macro insieme tipico di chi lavora in un coworking: freelance, creativi, web social specialist ma anche giovani imprenditori.
Tutti questi profili attratti da una nuova economia globale che si sta facendo spazio, hanno capito che per arricchire le proprie capacità non potevano più usufruire di uno spazio casalingo, asettico e monotono. La loro peculiarità è infatti la volontà di fare rete con l’ambiente circostante, ecco quindi una nuova opportunità che permette di condividerei spazi, facilitando la nascita di idee e progetti utili per lo scambio di esperienze e competenze.
Lo spazio cambia valenza trasformandosi da semplice area di lavoro a zona di connessione aumentando le possibilità di fare rete di conoscenze e relazioni professionali.

Questo è il coworking: la consapevolezza che condividendo si riesce a ridurre un costo aziendale significativo arricchendosi delle esperienze del prossimo.

Il rischio imprenditoriale che manca all’Italia fa si purtroppo che l’utilizzo di spazi coworking sia ancora in stato embrionale, nonostante stiano nascendo bandi a sostegno e incentivi per sensibilizzarne la crescita.

Nella stessa area di Padova sono presenti diversi e interessanti spazi che sono utilizzati in maniera intelligente da diverso tempo.

Uno di questi si chiama CO+ nato nel 2014 all’interno di una serie di progetti ideati da E.S.T. Educazione Società Territori, con lo scopo di mettere in connessione le competenze di nove professionisti nell’ambito della ricerca e della consulenza.
Il CO+ nasce non solo per poter usufruire di uno spazio ma anche come possibilità di riqualificazione della zona. Si trova infatti, in Piazza Gasparotto a Padova, a ridosso della stazione, zona non sempre facile da vivere. Coinvolgendo il quartiere in progetti a lungo respiro e proponendo numerosi workshop, l’idea della cooperazione si estende anche alla socialità della zona.
Lo spazio offre tariffe di diverso genere ognuna per esigenze diverse, una postazione in area comune o in un’isola separata, accessi flessibili, cassettiera personale, possibilità di installare il proprio pc, connessione, angolo cucina e relax: esattamente il necessario che abitualmente si può trovare in qualsiasi ufficio aziendale.

Un’altra realtà virtuosa di Padova è il Talent Garden, uno spazio nato nel 2012 e presente in molte città italiane e europee. Il “Giardino dei Talenti” situato in Via della Croce Rossa sempre a Padova, nasce con lo spirito di unire menti con lo scopo di fare network di innovazione creando una sorta di famiglia virtuale e fisica.
Grazie al supporto tra le varie realtà presenti, la rete che si innesca quotidianamente genera idee e soluzioni sviluppando il business delle singole realtà e accelerando il processo di crescita digitale comune. Requisiti fondamentali per poter far parte del Tag è l’apparteneza al mondo digitale e della comunicazione in modo che il confronto quotidiano tra i vari resident possa essere proficuo ed essere invitati o ammessi dalle realtà che già aderiscono allo spazio. Attraverso diverse opzioni si può usufruire oltre che alla postazione e ai vari servizi inclusi anche di uno spazio per eventi o di meeting a seconda delle proprie necessità aziendali.

L’importante, come recita il claim del Tag è: “creare un ecosistema”.

Questo è il punto di partenza da cui una startup può nascere: generalmente si indicano come start-up tutte quelle aziende che sono fondate da giovani imprenditori che credono nel progetto decidendo di investire in prima persona per cercare poi di passare dalla fase di sviluppo a un vero canale nell’economia nazionale.
Come per la filosofia coworking anche la startup nasce principalmente da un’esigenza di self-made come il modello americano insegna: se manca qualcosa non bisogna aspettare che arrivi, lo si crea da sé. Dunque una soluzione per avviare un’impresa può essere quella di usufruire di uno spazio comune abbattendo in maniera radicale i costi.
Linee di pensiero innovative e nuove tendenze di approccio al mercato portano anche nuovi termini che sempre più stanno prendendo ormai piede anche nella nostra vita quotidiana. Parole come co-founder, angel found e seed investiment sono solo un piccolo esempio di questa “invasione” terminologica, spesso anglofona, a cui si assiste giorno per giorno.

Un’ esempio virtuoso di quanto questa tendenza si sta sviluppando anche vicino a noi è l’agenzia Noonic, una tech company specializzata in marketing ed e-ecommerce. I tre fondatori, tutti originari di Padova, hanno fondato la startup prima in India per poi tornare ad investire in Italia e offrire ben 16 posti di lavoro a tempo indeterminato. Rispondendo alle richieste delle PMI italiane lo staff di Noonic ha dato una possibilità anche a tutte quelle realtà che sono in sofferenza in questa spietata economia che in poco tempo mette in crisi chi non riesce a stare al passo con le innovazioni che il mercato richiede.

La consapevolezza che queste innovazioni possano dare un supporto a tutte quelle idee imprenditoriali e alle giovani società, è sicuramente il punto iniziale da cui partire per avere una visione diversa e positiva verso l’economia nazionale ormai in continua evoluzione.

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