Come l’architetto disegna la sua idea di casa, il progettista crea con le parole il suo modo di vedere il progetto:
con ingegno ma anche seguendo tutte le regole dettate, perché la creatività deve andare a braccetto con la precisione e il rispetto per i dogmi, altrimenti, lo sappiamo, la casa crolla.
Ora che il progetto è finito, non ci resta che attendere il via libera per poterci abitare: l’approvazione da parte degli organismi regionali rende a tutti gli effetti il progetto “abitabile”!
Nei progetti per disoccupati si aprono le selezioni in base ad età, interessi e attitudine. I nostri colleghi delle risorse umane si occupano di colloquiare con gli aspiranti allievi.
Il progetto formativo finalmente parte: attraverso i nostri docenti e operatori del mondo del lavoro i destinatari possono acquisire tutte quelle conoscenze e competenze necessarie a sviluppare la propria carriera.
Infine, con il tirocinio, l’apprendimento si concretizza anche in un ambiente lavorativo, L’obiettivo finale dell’esperienza in azienda è l’ultimo mattone per creare una personalità autonoma e pronta a sfidare le intemperie che si presenteranno d’ora in poi.
Una casa però, anche se terminata, ha sempre bisogno di manutenzione e miglioramenti, di aggiunte funzionali ed estetiche e anche se il progetto è concluso, ogni sua parte si può sempre aggiornare o sostituire, con un upgrade di competenze e nozioni.
La costruzione di un’identità professionale e personale, come ben sappiamo, non ha mai fine: pezzo dopo pezzo la formazione ci rende più forti e pronti a qualsiasi sfida del futuro.