Nonostante la crisi globale, le esportazioni italiane sono in continua espansione: le realtà che funzionano e crescono nonostante la difficoltà generale sono quelle che vendono fuori confine. Nasce quindi la necessità di avere in azienda un professionista che si occupi del commercio internazionale, con competenze atte a favorire lo sviluppo commerciale verso i mercati esteri.
Secondo i dati ISTAT registrati questo anno, l’Italia ha registrato una crescita di 3,7 miliardi, rispetto all’anno precedente, che si traduce in un surplus commerciale di 4 miliardi.
Il Made in Italy ha registrato, secondo la stima Coldiretti, un record storico: 40 miliardi di euro per l’esportazione di prodotti agroalimentari all’estero.
Il tecnico di commercio estero è una figura esperta nell’ambito commerciale ed in particolare dedicata alla gestione delle relazioni con collaboratori, fornitori e clienti stranieri, per creare e/o rafforzare nuove opportunità di vendita nei mercati globali.
Tra le competenze specifiche richieste per ricoprire questo ruolo, le aziende valutano dei candidati che sappiano:
- Elaborare una strategia di export;
- Pianificare e gestire le azioni di export;
- Gestire le relazioni di business con interlocutori stranieri;
- Valutare gli aspetti amministrativi, contrattuali e logistici di un processo di export;
- Gestire gli aspetti di marketing e posizionamento a livello internazionale.
Un aspetto molto importante nella pianificazione di una azione di internazionalizzazione è sicuramente la valutazione della propria struttura. L’addetto al commercio estero dovrà essere in grado di analizzare se si dispone della giusta infrastruttura per poter gestire effettivamente richieste, chiamate o prospettive commerciali in una nuova lingua e territorio.
Il commercio estero nel mondo digitale
Oggi, per espandersi, le aziende non vendono più esclusivamente ai clienti locali, ma fanno affidamento sull’uso della tecnologia e dei siti web per raggiungere i consumatori di tutto il mondo.
E’ necessario quindi saper comunicare sul web e gestire delle campagne di marketing digitale a livello internazionale, oltre che disporre di un e-commerce (se il prodotto lo consente) che sia funzionale e user-friendly.
Una vasta gamma di considerazioni devono essere affrontate al fine di adattare la strategia aziendale a un mercato globale. Le aree principalmente coinvolte sono: il design del sito web, SEO a livello internazionale, Adwords e social media marketing internazionale.
Sicuramente il primo passo nella creazione di una strategia di marketing internazionale è l’analisi: del mercato, della situazione attuale e della concorrenza.
Individuato il piano di azione, l’operatore del commercio estero deve essere in grado di:
- Contribuire all’implementazione del piano di marketing aziendale;
- Partecipare a controlli di marketing (interni ed esterni);
- Seguire i risultati delle campagne promozionali;
- Preparare rapporti da presentare al direttore marketing;
- Progettare questionari per ricerche di mercato;
- Sviluppare proposte per il lancio di nuovi prodotti / servizi;
- Coordinare le azioni pubblicitarie.
Sviluppando una strategia internazionale, il numero di potenziali clienti e fornitori può aumentare in modo significativo.
Il ruolo di addetto al commercio estero è sicuramente di vitale importanza per le aziende che sono interessate a sviluppare il proprio business all’estero. Per potersi preparare al meglio al ruolo, è possibile partecipare a percorsi formativi gratuiti finanziati dalla Regione Veneto e promossi da Eduforma.
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