Come rimettersi in gioco: un ex corsista si racconta

Come rimettersi in gioco: un ex corsista si racconta

Affrontare nuove sfide è il liet motiv del nostro tempo.

In quest’era dove le cose cambiano da un giorno all’altro, la ricerca del lavoro, di un lavoro che ci dia la possibilità di affrontare la vita, è sempre un’impresa ardua. Le singole competenze di ognuno non sempre bastano per assicurarsi un posto nel mondo. La crisi di questi anni, dove le aziende per prime lottano per non essere ingioiate dai colossi multinazionali non sempre riescono ad accorgersi delle necessità di noi risorse.
I metodi per galleggiare in questo marasma di informazioni sono però sempre gli stessi: sfruttare e ampliare le capacità personali cercando i canali giusti per emergere.
Mettersi in gioco ritornando sui banchi di scuola è la giusta partenza per tutte quelle persone che si sentono disorientate.

Eduforma mi ha dato dunque la possibilità di ripartire.

Il progetto formativo a cui ho aderito, ha previsto una serie di ore in aula per approfondire le tematiche a cui il corso era rivolto e uno stage per poter mettere in pratica quanto imparato, re introducendo il corsista in modo celere al mondo del lavoro.
Il primo step che ho affrontato è stata la condivisione: l’esperienza comune con gli altri corsisti ha dato modo di potersi confrontare sulle scelte applicate fino ad ora e a creare una sorta di empatia l’uno verso l’altro. Un presupposto fondamentale per formare un gruppo compatto e solidale.
In secondo luogo la presenza in aula costante, l’attenzione e la fiducia verso i docenti ha fatto sì che quanto venisse spiegato potesse essere recepito nel giusto modo, qualora si parlasse di informatica, di CRM o di genitivo sassone.

Il tempo da sfruttare all’interno delle lezioni è stato sempre prezioso per rendersi conto che non esistono cose impossibili da apprendere perché c’è sempre qualcosa da imparare e c’è sempre qualcosa che non conosciamo di noi stessi.

La caratteristica peculiare dei corsisti infatti è la grande esperienza lavorativa alle spalle che non sempre aiuta a rimettersi in gioco riuscendo ad azzerare il passato per guardare verso il futuro.
Le delusioni affrontate nel corso di una vita possono essere un ulteriore ostacolo per affrontare le nuove sfide del futuro. Ciononostante ho avuto modo di sperimentare che avendo un atteggiamento positivo la mente è più propensa ad imparare, mettendo in dubbio tutto il bagaglio acquisito nella vita lavorativa la mente è più incline ad assimilare più informazioni.
Ho visto persone con molti più anni lavorativi alle spalle di me essere più curiose e umili di fronte ad un docente più giovane; nello stesso momento ho visto altre persone molto scettiche e così saldamente legate alla sicurezza di ciò che avevano fatto fino al giorno prima da fare molta fatica a mettersi di nuovo in discussione e a immaginare che esistono metodologie e professioni oltre a quella imparata fino a quel momento.
Personalità diverse riunite con lo stesso scopo hanno fatto emergere insicurezze che non sempre si ha la percezione di avere. Ma nonostante la difficoltà iniziale chi ha voluto sfruttare davvero ciò che gli veniva impartito ha potuto mettere in pratica nel concreto il tempo usato in aula. Un atteggiamento diverso in sede di colloquio innanzitutto, migliorando l’aspetto espositivo, il linguaggio e la personalità.

Un corso formativo ha il pregio, oltre che riempire lacune e implementare le proprie capacità, anche di metterci davanti ad uno specchio e farci vedere cosa siamo e cosa vogliamo.

Eduforma mi ha dato la possibilità di capirlo ed è questo il grande punto d’inizio da cui sto ripartendo.

Francesca M.

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