Come rendere il tuo sito user friendly

Come rendere il tuo sito user friendly

L’idea acquista valore solo se viene concretizzata.
Un esempio lampante di questa dinamica è la gestione di un sito web: se sfruttato bene, può cambiare radicalmente le sorti di un’impresa, se gestito male oltre al danno d’immagine il rischio è di perdere potenziali clienti.

Ma quali sono gli strumenti da applicare per avere un sito user friendly?

Dando per scontato che il sito dell’azienda sia già ottimizzato, il concetto da cui partire è la scelta. Quanto meno impegnativa è la scelta svolta dall’utente tanto più quest’ultimo è propenso a proseguire la navigazione. Se, entrando in un sito, l’utente si trova a dover fare delle scelte troppo ostiche, potrebbe in breve tempo perdere interesse.

Un altro aspetto fondamentale è la visione generale del layout.
Un sito efficacemente snello si vede infatti già dall’ampiezza e dalla profondità delle relative voci che si delineano al suo interno. Dettaglio non trascurabile è l’omogeneità dell’ampiezza con la profondità. Non sarebbe coerente una linea troppo ampia nel menù per poi trovare poche informazioni all’interno di tutte le voci. D’altro canto un menù troppo asciutto ma troppo profondo rischia di disorientare l’utente, facendogli perdere il filo della ricerca e quindi abbandonare il sito. L’obiettivo è quello di guidare l’utente facendogli trovare le informazioni che ricerca nel minor tempo possibile in modo chiaro ed esaustivo.

Altro requisito fondamentale per un sito è sicuramente la velocità.
Consideriamo che il tempo medio di attenzione di un utente è relativamente basso. Evitare di caricare contenuti troppo pesanti o file di grandi dimensioni può alleggerire la mole di lavoro che chiediamo al sito rendendolo quindi più veloce. Stesso discorso vale per le versioni mobile, velocità, ordine visivo e sintesi sono gli elementi fondamentali per garantire una buona experience all’utente.  A riprova di questo, l’Huffington Post riporta che il 57% degli utenti che visitano un sito web lo abbandonano se il tempo di caricamento supera i  3 secondi.
Google ha messo ha disposizione dei test di velocità, chiamati Speed Test che aiutano a capire quanto effettivamente è veloce o lenta la propria connessione. Effettuare il test della velocità della connessione è semplicissimo ed i risultati sono immediati (il test impiega pochi secondi).

In terzo luogo, ma non meno importante, è l’aspetto visivo nel suo insieme. Ricordiamoci che l’occhio è il primo e unico senso che lavora quando si osserva qualcosa per la prima volta. Ma questo non vuol dire che il fattore estetico prediliga un ammasso di colori, forme, pop-up, finestre interattive rischiando il sovraffollamento. Anzi l’accostamento cromatico e l’uso di colori soft è fondamentale per non irritare l’occhio dell’utente.
Estetica vuol dire rigore. La creatività dovrebbe essere sempre a servizio dell’utente e non del creatore. Una sorta di ordine visuale renderà più leggera la lettura e l’eventuale approfondimento delle tematiche presenti sito.

Ulteriore fattore è l’uso delle convenzioni attraverso un template. Tanto più si useranno degli schemi predefiniti e familiari nell’inserimento dell’header (intestazione), del menù, la barra di navigazione e il footer (piè di pagina), tanto più l’utente riconoscerà un linguaggio comune e si supererà l’ostacolo della “prima navigazione”. La facilità della navigazione sarà anche definita dalla riconoscibilità dei contenuti linkabili. Non sempre la ricerca dell’originalità nel layout può essere quindi un fattore positivo, anzi il rischio di cercare opzioni troppo alternative può generare nell’utente disorientamento e poco interesse.

Infine grazie a Google Analytics si possono monitorare costantemente gli accessi al sito, grazie a statistiche dettagliate sui visitatori del sito web provenienti da tutte le fonti, siano essi motori di ricerca o campagne a pagamento. Si possono analizzare tutti i dati tramite l’email marketing, ma anche tutti i collegamenti all’interno dei documenti PDF. Installare Google Analytics darà la possibilità attraverso semplici sezioni, di esaminare tutte le statistiche organizzate in grafici e tabelle per rendere le informazioni più chiare possibili.
Esiste però un altro strumento in grado di rendere informazioni utili su quello che gli utenti fanno una volta fatto arrivati su una pagina del nostro sito: si tratta delle Mappe di Calore.
Le heat maps sono una rappresentazione grafica di dati rappresentati attraverso i colori che servono a capire come si muovono gli utenti sul sito web, dove si concentrano i clic e consentono di registrare intere sessioni di navigazione in video. Ad esempio ClickTale o CrazyEgg permettono di generare mappe di calore. Altri servizi gratuiti sono Heatmap per WordPress, mentre a pagamento è disponibile User Track.

Le parole d’ordine quindi da tenere sempre a mente sono: proporzione, velocità, ordine e semplicità.
Seguendo questi piccoli accorgimenti, non solo la costruzione del sito può rivelarsi più semplice, ma si avranno anche feedback e ritorni in visualizzazioni sicuramente positivi e lungimiranti per il tuo business.

sCRIVICI

tI RISPONDEREMO IL PRIMA POSSIBILE!

contattaci
su Whatsapp

Vuoi  partecipare ad un corso per riqualificarti nel mondo del lavoro?
Scrivici direttamente tramite WhatsApp.
Lo staff di Eduforma risponderà a tutte le tue domande!

391 7549842