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Il termine crittografia ha infatti le sue radici greche in due parole: kryptos, che significa nascosto; e graphein, che significa scrivere. Il dizionario Merriam-Webster definisce crittografia come processo di scrittura o lettura di messaggi o codici segreti, ampliato poi nella pratica di studio di tecniche di creazione di codici per la trasmissione di messaggi cifrati. Alla crittografia è abbinato inoltre il concetto di Crittoanalisi che si riferisce invece all’analisi e al cracking dei codici attraverso debolezze o altri mezzi. Il termine attualmente utilizzato in informatica è Encryption, mentre in lingua italiana ci si riferisce a due concetti: la crittografia consiste nel “blindare” i dati, assicurarci che chi ce li spedisce sia proprio la persona che deve farlo e assicurarci che i dati non vengano compromessi, mentre la steganografia consiste nel renderli irriconoscibili come dati importanti, nel mascherarli, ad esempio nascondendoli in un’immagine.
Per realtà aumentata (in inglese augmented reality, abbreviato AR) si intende l’arricchimento della nostra percezione sensoriale mediante vari livelli di informazioni, in genere elaborate e trasmesse elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi.