l'ABC dei progetti:

Come nasce un percorso formativo?

La creazione di un progetto che compie un ente di formazione può essere vista come la costruzione di una casa:
diverse maestranze, seguendo un processo ben definito e un metodo efficace, creano qualcosa di solido, affidabile e duraturo.

Si sceglie il terreno migliore per costruire le fondamenta, alziamo i muri, lo arrediamo e alla fine lo abitiamo.
Il primo passo è sicuramente da parte della Regione che pubblica un Bando: i progettisti valutano budget e risorse con un’analisi di fattibilità. 

Si comincia a descrivere gli obiettivi secondo le linee guida e i bisogni dei destinatari, che possono essere o un pubblico occupato o un’utenza in cerca di lavoro.

La fase di costruzione vera e propria: stringiamo accordi con aziende e modelliamo il progetto secondo le esigenze di ogni realtà. Sia che il progetto sia destinato ad una platea di imprese che necessitano di formazione continua, sia che si stia lavorando per destinatari alla ricerca di acquisire nuove competenze per inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. 

Come l’architetto disegna la sua idea di casa, il progettista crea con le parole il suo modo di vedere il progetto:
con ingegno ma anche seguendo tutte le regole dettate, perché la creatività deve andare a braccetto con la precisione e il rispetto per i dogmi, altrimenti, lo sappiamo, la casa crolla.


Ora che il progetto è finito, non ci resta che attendere il via libera per poterci abitare: l’approvazione da parte degli organismi regionali rende a tutti gli effetti il progetto “abitabile”! 

Nei progetti per disoccupati si aprono le selezioni in base ad età, interessi e attitudine. I nostri colleghi delle risorse umane si occupano di colloquiare con gli aspiranti allievi.

Il progetto formativo finalmente parte: attraverso i nostri docenti e operatori del mondo del lavoro i destinatari possono acquisire tutte quelle conoscenze e competenze necessarie a sviluppare la propria carriera.
Infine, con il tirocinio, l’apprendimento si concretizza anche in un ambiente lavorativo, L’obiettivo finale dell’esperienza in azienda è l’ultimo mattone per creare una personalità autonoma e pronta a sfidare le intemperie che si presenteranno d’ora in poi. 

Una casa però, anche se terminata, ha sempre bisogno di manutenzione e miglioramenti, di aggiunte funzionali ed estetiche e anche se il progetto è concluso, ogni sua parte si può sempre aggiornare o sostituire, con un upgrade di competenze e nozioni.


La costruzione di un’identità professionale e personale, come ben sappiamo, non ha mai fine: pezzo dopo pezzo la formazione ci rende più forti e pronti a qualsiasi sfida del futuro.

Foto: Frank Gehry
Gehry Residence 1977-1978 Santa Monica, CA

 

Articolo a cura di Francesca Mazzucato

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